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Resoconto di Jordi Valentini del 27.11.2013 per il Corriere del Ticino e per L'Universo, giornale studentesco universitario indipendente, del Novembre 2013 (qui la versione digitale: http://www.luniverso.com/):
Che cosa è la poesia e quale ruolo deve avere il poeta contemporaneo? Ce lo siamo chiesti in occasione della presentazione della raccolta poetica “Malerbe” di Raffaele Sabatino, poeta casertano residente a Zugo.
L’incontro, promosso dall’associazione Caffè Culturale (se non la conoscete, indagate: ne vale la pena), ha guidato il pubblico per mano nell’itinerario tematico-stilistico di una raccolta poetica dall’architettura sapiente e caratterizzata da una costante componente ironica, spesso tendente alla satira. Quest’ultima pone in rilievo le insensatezze che abitano certi nostri comportamenti, e con queste premesse può diventare poetico un SUV parcheggiato in doppia fila, o un iceberg, o delle malerbe.
Ma veniamo alle risposte. Sabatino riconosce come poesia una forma espressiva che, oltre a legare sapientemente musicalità e significato, deve essere pregno di un’energia critica e sociale nella quale tutti ci sentiamo una comunità nel momento in cui, persa questa sensibilità, non si dà importanza a questa energia condivisa e non si fa uscire di scena se stessi, si scrive solo per un egocentrismo di fondo.
La poesia, dunque, come voce comune di critica sociale, tenace come malerbe in strade asfaltate.
JORDI VALENTINI
L’incontro, promosso dall’associazione Caffè Culturale (se non la conoscete, indagate: ne vale la pena), ha guidato il pubblico per mano nell’itinerario tematico-stilistico di una raccolta poetica dall’architettura sapiente e caratterizzata da una costante componente ironica, spesso tendente alla satira. Quest’ultima pone in rilievo le insensatezze che abitano certi nostri comportamenti, e con queste premesse può diventare poetico un SUV parcheggiato in doppia fila, o un iceberg, o delle malerbe.
Ma veniamo alle risposte. Sabatino riconosce come poesia una forma espressiva che, oltre a legare sapientemente musicalità e significato, deve essere pregno di un’energia critica e sociale nella quale tutti ci sentiamo una comunità nel momento in cui, persa questa sensibilità, non si dà importanza a questa energia condivisa e non si fa uscire di scena se stessi, si scrive solo per un egocentrismo di fondo.
La poesia, dunque, come voce comune di critica sociale, tenace come malerbe in strade asfaltate.
JORDI VALENTINI