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Abbinamento di immagini e foto.
Fotopoesia "meridione" - da SCIE - Novembre 2017
io ti odio e ti amo, meridione,
impazzito nei cilindri, nei pistoni
delle scocche delle vespe e degli scooter,
in bilico su baratri di luce;
io vi odio e vi amo,
ragazze di paese nella piazza,
dalle periferie dai casermoni
lanciatesi nell'occhio del ciclone
di una via principale coi negozi;
io odio e amo, meridione,
il tuo sangue pulsante nelle vene
di asfalto sporco, di strade sfondate
che non portano da nessuna parte;
io odio e amo, meridione,
le bandiere appese ai tuoi balconi
per la squadra di pallone;
i tuoi tabernacoli arsi dal sole
abitati da santi solitari
tra piccoli spazi tra le immondizie;
amo e odio i tuoi vizi, avvizzite
le tue vecchie coi capelli azzurrati
a messa coi monili d'oro;
ti odio e ti amo, stupido acquario
di riti e giovani miracoli,
nonostante le tue scuole
con le grate di ferro alle finestre
recintate come carceri ipocrite;
ti odio e ti amo come una luna
di crateri-discariche dimenticati
odio e amo i tuoi matti abbandonati,
i tuoi muri mai finiti;
ti odio e ti amo
perché tu te ne fotti, e invece
io non sono capace;
ti odio e ti amo, meridione,
immenso prato senza più farfalle,
silente poseidonia, bella,
spudorata puttana;
ti odio e ti amo
perché sei anche me e sono te io,
e mi odio,
e mi amo,
e si consuma questo mio odio-amore
nelle orbite-scarabocchio delle falene
intorno a lampade arancioni,
nell'agonia dei tuoi storti lampioni.
io ti odio e ti amo, meridione,
impazzito nei cilindri, nei pistoni
delle scocche delle vespe e degli scooter,
in bilico su baratri di luce;
io vi odio e vi amo,
ragazze di paese nella piazza,
dalle periferie dai casermoni
lanciatesi nell'occhio del ciclone
di una via principale coi negozi;
io odio e amo, meridione,
il tuo sangue pulsante nelle vene
di asfalto sporco, di strade sfondate
che non portano da nessuna parte;
io odio e amo, meridione,
le bandiere appese ai tuoi balconi
per la squadra di pallone;
i tuoi tabernacoli arsi dal sole
abitati da santi solitari
tra piccoli spazi tra le immondizie;
amo e odio i tuoi vizi, avvizzite
le tue vecchie coi capelli azzurrati
a messa coi monili d'oro;
ti odio e ti amo, stupido acquario
di riti e giovani miracoli,
nonostante le tue scuole
con le grate di ferro alle finestre
recintate come carceri ipocrite;
ti odio e ti amo come una luna
di crateri-discariche dimenticati
odio e amo i tuoi matti abbandonati,
i tuoi muri mai finiti;
ti odio e ti amo
perché tu te ne fotti, e invece
io non sono capace;
ti odio e ti amo, meridione,
immenso prato senza più farfalle,
silente poseidonia, bella,
spudorata puttana;
ti odio e ti amo
perché sei anche me e sono te io,
e mi odio,
e mi amo,
e si consuma questo mio odio-amore
nelle orbite-scarabocchio delle falene
intorno a lampade arancioni,
nell'agonia dei tuoi storti lampioni.
Fotopoesia "Urban winter", Gennaio 2017
Tenere l'haiku "Ricordi" in mente, mentre si scorrono le foto.
Ricordi
Navi d'inverno
nella neve. Foreste
di occhi-finestre.
Tenere l'haiku "Ricordi" in mente, mentre si scorrono le foto.
Ricordi
Navi d'inverno
nella neve. Foreste
di occhi-finestre.
Fotopoesia "Pensare", Dicembre 2016
La fotopoesia da Le Voci della Luna, con "Ai Bar" e "Urban hive", Fieldworks, Ottobre 2015
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